50. PR, p. 5; tr. it., p. 47. I corsivi sono nostri.
51. Cfr. PR, pp. 3-4; tr. it., pp. 43-44. A tale riguardo, cfr. G. Riconda, Witehead: La filosofia speculativa, in « Filosofia », XXVII, 1, 1976, pp. 1-46.
52. Cfr. AI, pp. 144-145; tr. it., pp. 188-189: « La storia del pensiero europeo, anche al giorno d'oggi, è stata guastata da un fatale malinteso, che può essere denominato l'Errore Dogmatico. L'errore consiste nella persuasione che noi si sia capaci di produrre delle nozioni che sono adeguatamente definite rispetto alla complessità dei rapporti richiesti perché abbiano la loro illustrazione nel mondo reale ».
54. Cfr. SMW, p. 74; tr. it., p. 71.
55. PR, pp. 7-8; tr. it., p. 51. I corsivi sono nostri.
56. Cfr. PR, p. 7; tr. it., p. 51.
57. Per Whitehead, come si sa, ogni entità reale ha un polo fisico e un polo mentale. Di qui la critica del soggettivismo gnoseologico. L'ammissione di «una sostanza corporea» e di «una sostanza mentale», ha, di conseguenza, portato a separarle arbitrariamente. Qui Whitehead si riferisce a Cartesio. Spinoza, invece, compie, sempre per Whitehead, un deciso passo innanzi sulla via della «coerenza», per il fatto stesso di ammettere un'unica sostanza. Tuttavia l'unica sostanza di Spinoza, causa sui, presenta un'arbitraria introduzione dei « modi » e pertanto compie un salto. In effetti Spinoza s'invischia nel concetto «sostanza-qualità» e così si limita ad una descrizione « morfologica » e quindi ancora statica della realtà, senza attingere la descrizione di un processo dinamico, là dove la « filosofia dell'organismo» di Whitehead, pur essendo fortemente legata a Spinoza, sostituisce, appunto, la seconda forma di descrizione alla prima. Su tutto ciò cfr. PR, pp. 6-7; tr. it., pp. 49-50.
58. PR, p. 3; tr. it., p. 43. Su questo argomento, cfr. R. M. Martin, Whitehead's categoreal scheme and other papers, The Hague, Martinus Nijhoff, 1974, pp. 1-152 (spec., pp. 1-108).
59. F. Cesselin, La Philosophie organique de Whitehead, Paris, Presses Universitaires de France, 1950, p. 13.
60. A tale riguardo, cfr. E. Paci, Dall'esistenzialismo al relazionismo, cit., pp. 106-107.
61. Cfr. PR, p. 3; tr. it., pp. 43-44: « L'ideale della filosofia speculativa è che le sue nozioni fondamentali non ammettano separazione l'una dall'altra. In altre parole, si presuppone che nessuna entità può essere concepita in isolamento completo dal sistema dell'universo, e che il compito della filosofia speculativa consiste nel mostrare questa verità. Questo carattere é la sua coerenza ».
62. AI, p. 145; tr. it., p. 189.
63. AI, p. 145; tr. it., p. 189.
64. Sul rapporto fra il mondo dell'esperienza originaria e quello dell'astrazione, in Whitehead, cfr. P. Gambazzi, Note sulla dialettica tra astratto e concreto, in « Aut Aut », 90, 1965, pp. 68-78.
65. Cfr. SMW, p. 23; tr. it., p. 34.
67. Sull'uso e sul «cattivo» uso, in filosofia, della deduzione e dell'induzione, cfr. SMW, pp. 61 ss.; tr. it., pp. 61 ss.
70. PR, p. 10; tr. it., p. 56.
72. Cfr. SMW, p. 86; tr. it., p. 79.
73. Cfr. SMW, p. 80; tr. it., p. 76.
74. SMW, p. 85; tr. it., p. 79.
75. AI, p. 154; tr. it., p. 200.
76. Per Whitehead nessuna «cosa individuale» può sussistere separata da un contesto ambientale, il quale, rappresenta «in realtà un fattore necessario della sua propria natura». In altre parole, se ogni cosa particolare è sempre il risultato della modificazione dell'ambiente da cui ha origine, essa non può mai essere adeguatamente compresa se viene considerata separatamente dall'ambiente. Cfr. ibidem. Ma si veda anche CN, pp. 165-166, 173-174; tr. it., pp. 148-149, 154-155.
77 SMW, p. 85; tr. it., p. 79.
78. Cfr. SMW, pp. 74, 85; tr. it., pp. 71, 79.
79. Cfr. SMW, pp. 68-69; tr. it., pp. 66-67.
80. Cfr. CN, pp. 168, 171; tr. it., pp. 150, 153. (I corsivi sono nostri). Sul problema della dialettica fra «categorie» ed « esperienza», fra «astratto» e «concreto», in Whitehead, cfr. la lucida analisi di P. Gambazzi, op. cit., in « Aut Aut », cit.