128. Cfr. SMW, p. 139; tr. it., p. 117: «Ricordandoci la rappresentazione poetica della nostra esperienza vediamo subito che parlando di un momento come rappresentante la realtà più concreta, non bisogna omettere l'elemento di 'valore', il fatto che qualche cosa possieda un valore, è fine in sè, esiste per sè. 'Valore' é la parola che uso per esprimere la realtà intrinseca di un momento. Il Valore è un elemento del quale è impregnata la natura quale la vede il poeta». I corsivi sono nostri.
129. Cfr. J. Goheen, Whitehead's Theory of Value, in PW, p. 438.
130. Whitehead, Immortality, The Ingersoll Lecture for 1941; ristampato in PW e in ESP (cui si riferiscono le nostre note), p. 82; tr. it., p. 92.
131. SMW, p. 136; tr. it., p. 117.
132. ESP, p. 206; tr. it., p. 217.
133. ESP, p. 204; tr. it., p. 215.
134. ESP, p. 202; tr. it., p. 212.
135. Cfr. S. K. Langer, Feeling and Form. A Theory of Art, New York, Charles Scribner's Sons, 1957; tr. it., Sentimento e Forma, Milano, Feltrinelli, 1975, p. 290: «Whitehead ha osservato il carattere particolarmente remoto che il passato ha rispetto a tutti i nostri desideri e i nostri sforzi, come qualcosa di formato e di fissato, mentre il presente è ancora amorfo, intatto, non foggiato. Ricordare un evento significa tornare a sperimentarlo, ma non nello stesso modo della prima volta. La memoria é un tipo speciale di esperienza».
136. Cfr. G. Morgan, Jr., Whitehead's Theory of Value, in « International Journal of Ethics », XLIII, 1936-37, p. 311.
137. MT, p. 79; tr. it., p. 125.
138. MT, p. 9; tr. it., pp. 39-40.
139. ESP, p. 89 ;tr. it., p. 98.
140. Cfr. MT, pp. 87-88; tr. it., p. 135.
141. Cfr. MT, pp. 79-80; tr. it., pp. 126-127: « Nella storia del pensiero filosofico europeo, nella storia dei grandi pensatori, si può scoprire una curiosa oscillazione su questo problema. L'appello alla vita e al movimento s'intreccia con il presupposto di una realtà suprema senza cambiamento. L'ordine privo di mutamento è concepito come perfezione ultima, con il risultato che l'universo storico viene degradato a uno stato di realtà parziale, che sbocca nella nozione di mera apparenza. Ne è conseguito che le più evidenti caratterisiche della nostra esperienza sono state respinte nella costruzione metafisica in un ruolo subordinato. Viviamo in un mondo di agitazione. La filosofia e la religione, influenzate dal pensiero filosofico ortodosso, rifiutano l'agitazione. Tale rifiuto è il risultato di una stanca decadenza. Dovremmo stare in guardia dalle filosofie che esprimono le emozioni dominanti di periodi di lenta decadenza sociale. [...] Le civiltà infatti sorgono e cadono. E' necessario che la filosofia ci spieghi il sorgere dei tipi di ordine, i passaggi da tipo a tipo, e le mescolanze di bene e di male implicate nell'universo così come si dà, evidente nella nostra esperienza. Tale universo è il luogo dell'importanza ».
142. MT, p. 77; tr. it., p. 123. I corsivi sono nostri.
143. Cfr. J. Goheen, op. cit., in PW, pp. 437, 439.
144. Cfr. MT, pp. 75.76; tr. it., pp. 121-122.
145. Cfr. ESP, p. 109; tr. it., p. 118: « Se la civiltà continua a progredire, nei prossimi duemila anni la novità schiacciante del pensiero umano sarà il predominio della conoscenza matematica».
146. Cfr. ESP, p. 109; tr. it., p. 117: « Il concetto dell'importanza del modello è vecchio quanto la civiltà. Ogni disciplina é fondata sullo studio del modello; la stessa coesione dei sistemi sociali dipende dal mantenimento di modelli di comportamento e il progresso della civiltà dipende dalla felice modifica di tali modelli di comportamento ». V. anche MT, p. 78; tr. it., p. 124.
147. Cfr. ESP, p. 109; tr. it., p. 118. In aggiunta al passo citato Whitehead afferma: «Per esempio, in un quadro il modello geometrico può essere buono, ma il rapporto dei colori può essere orribile. Inoltre ogni singolo colore può avere un aspetto squallido, indeterminato e debole. Questo esempio mette in luce la verità che nessuna entità è caratterizzata semplicemente dalle sue prerogative individuali, o semplicemente dalle sue relazioni: ogni entità possiede essenzialmente un carattere individuale, ed è anche essenzialmente punto di convergenza di relazione, potenziale e attuale».
148. AI, p. 42; tr. it., p. 61.
149. Cfr. MT, p. 18; tr. it., p. 51.
150. MT, p. 18; tr. it., pp. 50-51. I corsivi sono nostri.
151. Cfr. MT, pp. 11-12; tr. it., pp. 42-43.